Temi di riflessione


Verso la Web Economy

[ Abstract da pag. 6 e 7 di  Management Consulting news”  (Marzo 2000) ]

Lo sviluppo dell'e-business sta cambiando il mercato. Ma perchè le aziende possano sfruttare le nuove opportunità della Rete è necessario che ripensino quale è la propria "mission", il proprio business e i relativi modelli di sviluppo per ridisegnare i processi aziendali. In questo cambiamento un ruolo fondamentale lo svolge il consulente che deve saper offrire competenze diverse.

 

In tutti i settori, le nuove tecnologie informatiche e di comunicazione (ICT) in rapida e continua evoluzione permettono di aumentare sempre più i contenuti informativi dei prodotti (beni e/o servizi). Consentono, inoltre, di ridurre le distanze fisiche e psicologiche oltre che favorire e accentuare il processo di globalizzazione in atto.

                 

In conseguenza di ciò, l'economia si sta trasformando da sistema basato su flussi fisici e monetari a sistema basato su flussi di informazione, mentre in produzione e nel marketing si affermano la personalizzazione dei prodotti e la flessibilità (mass customisation e one-to-one marketing). 

 

La diffusione dell'informazione contribuisce anche ad aumentare la trasparenza. In un mercato trasparente diventa necessario puntare sulla differenziazione cioè su flessibilità, creatività e orientamento permanente all'innovazione. In questo contesto si svilupperanno nuovi modi di organizzare i business esistenti e nasceranno opportunità per nuove forme e figure economiche capaci di creare valore utilizzando Internet.

Le aziende abituate a creare la propria redditività solo sfruttando le imperfezioni del mercato vedranno ridursi drasticamente le opportunità di business ed entreranno in crisi.

  

Azienda Internet

La diffusione dell'ICT sta modificando le strutture dei vari settori economici ed i relativi vantaggi competitivi: il tempo di reazione al mercato diventa critico perchè il vantaggio competitivo cambia sempre più rapidamente.  

In questo scenario diventa vitale la capacità di riorganizzare il proprio business o di svilupparne altri totalmente nuovi in modo da sfruttare al massimo le possibilità offerte dalla Rete e dalle nuove tecnologie. Ma attenzione a non confondere l'utilizzazione di Internet per comprare e vendere con il "fare Business elettronicamente". 

Essere "azienda Internet" significa soprattutto saper usare le nuove tecnologie per creare relazioni costruttive con i clienti ed i fornitori che diventeranno dei business partners e svolgeranno un ruolo attivo nella definizione e sviluppo dei prodotti (beni e/o servizi).

 

Ripensare i modelli di Business

In presenza di Internet nessuna organizzazione (azienda privata e/o pubblica, governo, amministrazione locale, ecc.) può comportarsi come uno struzzo e nascondere la testa nella sabbia: Internet ha unificato gli standards e reso possibile anche alle PMI di fare e-business con i propri Business Partners e con gli utilizzatori dei prodotti.

Tutto ciò rappresenta un'occasione per riconsiderare la propria "mission", il proprio business ed i relativi modelli di sviluppo, per ridisegnare i processi aziendali. 

Modelli di business dinamici (Presenza su Internet con Sviluppo del Business) si stanno sviluppando in tutti i settori economici con l'obiettivo di produrre valore aggiunto sia per la propria impresa che per altre imprese (fornitori, rivenditori, ecc.) e per i clienti finali. 

Questo significa usare Internet per aumentare la disponibilità delle informazioni e ridurre l'incertezza nel processo decisionale: 

  • per conoscere il più velocemente possibile cosa vogliono i clienti, quando
    lo vogliono e dove lo vogliono

  • per pianificare i flussi di materiali e prodotti lungo la catena del valore

  • per rendere disponibili i dati relativi alle singole attività lungo la catena per
    poterne misurare la performance.

 

 

Opportunità per i consulenti

In Italia, le prospettive di crescita del mercato Internet sono interessanti. Secondo Databank, le aziende collegate in Rete erano 246.000 nel 1998, mentre si prevede che per il 2002 tale cifra dovrebbe raggiungere quota 1.200.000 (circa il 36% delle aziende italiane).

Per quanto riguarda l' E-business, il valore delle transazioni raggiungerà quota 11.027 miliardi (erano 297 nel 1998), ed il numero dei siti d'affari passerà da 290 a circa 4.000.

Però la maggioranza delle aziende italiane in Rete non possono ancora definirsi "aziende internet", perchè hanno realizzato solo siti di presenza e/o vetrina, magari anche con un servizio di catalogo, di ordini e pagamento delle merci. I principali ostacoli allo sviluppo dell' Economia Internet sono dovuti a carenze sia del Sistema Azienda che del Sistema Italia.

Se tralasciamo il Sistema Italia e consideriamo solo il sistema Azienda, abbiamo la seguente situazione:

  • gli imprenditori italiani sono abituati a curare più il prodotto che i processi di marketing.

  • le aziende italiane in generale non sanno comunicare nè con i propri business partners (fornitori, rivenditori, ecc.) nè con i clienti finali (utilizzatori).

  • il know how relativo alle transazioni commerciali a distanza è poco diffuso.

Invece l' Economia Internet è uno dei processi più complessi da attivare e gestire: è un mix di tecnologia, logistica, comunicazione, marketing, oltre a risultare molto utile l'esperienza di transazioni a distanza.

Il consulente aziendale può essere quindi di grande supporto alle aziende italiane per aiutarle a superare queste lacune sia mediante progetti di ristrutturazione del business e riorganizzazione aziendale che progetti paralleli di formazione. È bene, però, notare che lo sviluppo dell' E-business in Azienda richiede una stretta integrazione tra competenze diverse come

  • business strategy;

  • marketing & sales,

  • communication,

  • ICT I internet technology

Pertanto, è necessaria la collaborazione tra consulenti specializzati nelle suddette aree che siano capaci di integrarsi e di lavorare in team.  

Oscar Pallme 

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